Venezia:
Associazione Guide Turistiche Venezia
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Visita
guidata dell'area marciana - 2 ore
Piazza
San Marco, la Basilica,
Palazzo Ducale e la Libreria
Marciana rappresentano senza dubbio
il polo d’attrazione più importante della città. Per chi visita
Venezia per la prima volta è giustamente una tappa d’obbligo. E’
il luogo del potere politico e religioso della Repubblica sin dalle
lontane origini della città nel IX secolo. Poi, verso la metà del
Cinquecento grazie alle idee lungimiranti del doge Andrea Gritti
si da corso all’ultima renovatio
urbis. In Piazzetta si abbattono le umili case che ospitavano
un panificio, una pescheria e i banchi di verdure per gettare le
basi della rinascimentale Libreria
Marciana: Jacopo Sansovino
porta a termine il suo capolavoro che sarà d’ispirazione anche per
le Procuratie
Nuove (ora sede del Museo
Correr). Si celebra il mito di Venezia, Repubblica Serenissima,
e l’area marciana con la nuova Libreria
acquista così anche l’aura di luogo della cultura relegando a Rialto
il mercato al minuto e il centro finanziario. Ma il fulcro di ogni
visita a San Marco non può che essere la Basilica,
senza dubbio l’edificio bizantino più significativo nell’Europa
occidentale. La chiesa fu eretta nell’832 come cappella privata
del doge (a quel tempo era inglobata nelle mura del Palazzo Ducale)
e martyrion ovvero luogo
ove conservare i resti del santo patrono Marco trafugati da Alessandria
d’Egitto pochi anni prima. Icona essa stessa della
potenza e della ricchezza della città era, come molti quadri
testimoniano, il luogo deputato alle cerimonie di Stato. La vastità
della pianta a croce greca e i quattromila metri quadrati di mosaici
a fondo oro, per gran parte risalenti al XIII secolo, ammaliano
oggi come secoli fa il visitatore. Lasciatevi guidare alla scoperta
dei segreti delle antiche tecniche di decorazione dei magistri
musivarii bizantini e nella lettura di quella immensa biblia
pauperum medievale -
la bibbia dei poveri - che voleva essere allo stesso tempo abbellimento
dell’edificio e ammaestramento del credente sull’Antico e Nuovo
Testamento. Consigliata è la visita alla Pala
d’Oro e alla Loggia.
Salendo quindi per la ripida scala a destra del portale centrale
si accede al Museo della Basilica e alla loggia esterna. Da qui si gode
di una incomparabile vista su Piazza
San Marco e sul Bacino.
All’interno si potrà ammirare da vicino la famosa Quadriga
originale, opera antica, finemente dorata e di difficile datazione,
oltre ad una collezione di arazzi, plutei a figure geometriche e
alcune “cassine” ovvero lacerti di mosaici originali strappati nell’800
durante dissennati lavori di restauro. Ultima tappa d’obbligo dell’area
marciana è certamente il Palazzo Ducale. Costruito nel IX secolo
a somiglianza di un fortilizio e circondato da un fossato difensivo,
l’attuale edificio venne riedificato a partire dal 1340 in stile
gotico fiorito. Le due enormi facciate monumentali lunghe ognuna
circa 72 metri costituiscono un formidabile esempio di eleganza
e funzionalità. In quella che gli esperti chiamano “inversione delle
masse”, ovvero i vuoti delle logge ai piani inferiori e il pieno
della muratura nella parte superiore, è da riconoscere la geniale
invenzione dall’architetto trecentesco che la tradizione vuole sia
Filippo Calendario. Spinto dalla necessità di porre la sala di riunione
in alto (come era consuetudine a Venezia per evitare l’umidità e
il freddo dei piani bassi) realizza la magnifica Sala
del Maggior Consiglio utilizzando tutto il corpo dell’edificio.
Quest’ultima di proporzioni eccezionali (52 metri di lunghezza per
25 di larghezza e 11 di altezza) viene progettata senza colonne
per dare maggiore coesione all’assemblea suprema del corpo nobiliare
che nel suo massimo fulgore contava quasi 2500 membri. Se l’esterno
di Palazzo Ducale presenta ancora i caratteri dell’architettura
medievale l’interno invece è essenzialmente quello di un palazzo
tardo rinascimentale a causa dei numerosi incendi che distrussero
gran parte degli ambienti interni. Fortunatamente dopo l’ultimo
disastroso incendio del 1574 Paolo
Veronese e Jacopo Tintoretto
dipingono nuove tele per la sala del Collegio,
per il Consiglio dei Dieci
e per il cosiddetto Salotto
Quadrato mentre ai figli di questi due grandi maestri spetterà
gran parte della decorazione della grandiosa sala
del Maggior Consiglio. Li affianca nell’opera anche Andrea Palladio che disegna le superbe
architetture classiche della sala
delle Quattro Porte. Qui una grande tela di Tiziano
sopravvissuta fortuitamente all’incendio (in quel momento si trovava
ancora incompiuta nello studio dell’artista ) fa mostra di se e
della fama del doge Antonio Grimani. Attraversando il Palazzo non
mancherà un cenno alla vera e propria “destrutio urbis” operata
da Napoleone nei nove
anni di Regno d’Italia e del saccheggio dello stesso Palazzo Ducale
operato dai francesi (saranno ben 72 le chiese soppresse e poi demolite).
Giunti nella sala dei Magistrati alle Leggi possiamo ammirare gli
straordinari quadri di Hieronymus
Bosch (gli unici esistenti
in Italia). Da qui si prosegue la visita nelle Prigioni Nuove attraversando il famoso
Ponte dei Sospiri. Usciti dal Palazzo
camminando lungo il Molo
rimane appena il tempo per parlare dei problemi che affliggono la
città di oggi, delle possibili soluzioni prospettate e dell’acceso
dibattito sulla priorità degli interventi.
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GUIDETOVENICE
MARTINO RIZZI
Cell. +39 3289485671
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